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Storia di Lorenzo, accettato da 3 Top Universities di Mechanical Engineering
Storia di Lorenzo, accettato da 3 Top Universities di Mechanical Engineering
Storia di Lorenzo, accettato da 3 Top Universities di Mechanical Engineering
Credendo in se stessi e affidandosi all’aiuto di chi ha già percorso la stessa strada, è possibile raggiungere il sogno di essere ammessi in una delle più importanti Università al mondo, come ha fatto Lorenzo. Lorenzo è un ragazzo con un background nella media ma con tanta, tantissima voglia di farcela, di prendersi i meriti per gli anni passati sui libri a studiare, e per tutte le volte che ha sognato un futuro brillante.
Credendo in se stessi e affidandosi all’aiuto di chi ha già percorso la stessa strada, è possibile raggiungere il sogno di essere ammessi in una delle più importanti Università al mondo, come ha fatto Lorenzo. Lorenzo è un ragazzo con un background nella media ma con tanta, tantissima voglia di farcela, di prendersi i meriti per gli anni passati sui libri a studiare, e per tutte le volte che ha sognato un futuro brillante.
Indice dell’articolo
Indice dell’articolo
Ciao Lorenzo! Ci racconti il tuo percorso?
Quando hai maturato l’idea di partire per l’estero?
Cosa hai scelto di studiare esattamente?
Come hai trovato il processo di application?
Quanto tempo prima consiglieresti di iniziare?
Edusogno come ti ha aiutato?
Ciao Lorenzo! Ci racconti il tuo percorso?
Quando hai maturato l’idea di partire per l’estero?
Cosa hai scelto di studiare esattamente?
Come hai trovato il processo di application?
Quanto tempo prima consiglieresti di iniziare?
Edusogno come ti ha aiutato?
17 settembre 2024
Ciao Lorenzo! Ci racconti il tuo percorso?
Ho deciso di frequentare il corso di laurea in Mechanical Engineering al Politecnico di Torino in lingua inglese, sia per tenere alto il mio livello di conoscenza e pratica della lingua, sia perché il Politecnico di Torino offre tante opportunità di scambio.
Faccio una piccola premessa: al secondo anno di magistrale sarei dovuto andare a fare un anno in Cina ma a causa della pandemia non mi è stato possibile purtroppo.
Quando hai maturato l’idea di partire per l’estero?
Ho sempre avuto il desiderio di espandere i miei orizzonti, di andare all'estero e fare un'esperienza di vita fuori dall'Italia. Seguivo la pagina di Edusogno e sentivo storie di ragazzi e ragazze che raccontavano la loro esperienza di studio all'estero, in America, in Svizzera e in giro per il mondo e mi sono detto: "è quello che voglio fare anche io!”. E quindi ho deciso di provarci.
I motivi che mi hanno spinto a fare questa scelta sono essenzialmente tre. Il primo è che ho avuto la fortuna di fare un anno in America durante la quarta Liceo, quindi avevo già raggiunto un buon livello di inglese e volevo mantenerlo alto.
Il secondo motivo è che desideravo espandere il mio orizzonte da un punto di vista culturale, anche perché il mio corso di studi al Politecnico di Torino era estremamente internazionale, ci sono più studenti stranieri che ragazzi italiani e questa cosa mi piaceva tantissimo. Il terzo motivo è che oggi come oggi avere un buon livello di inglese è fondamentale.
Cosa hai scelto di studiare esattamente?
Ho studiato Ingegneria Meccanica e mi piaceva l’idea di continuare nel settore aerospaziale ma, essendo anche molto interessato ai temi di ingegneria meccanica più in generale, ho deciso di fare richiesta a università che proponessero programmi validi sia di meccanica che di aerospaziale, o un connubio dei due.
Ho innanzitutto fatto un primo incontro preliminare con Edusogno per capire quale fosse l'università più adatta a me. Per interesse personale conoscevo soltanto le università americane più grandi (MIT, Stanford, Harvard) e in una call con Edusogno mi sono state proposte anche altre università che facevano più al caso mio. Alla fine mi sono focalizzato su: Tu DELF in Olanda, EPFL in Svizzera, ETH in Svizzera e MIT negli Stati Uniti.
Sono stato ammesso in 3 delle 4 università a cui ho fatto application e ho deciso di optare per il Master in Mechanical Engineering all’ETH di Zurigo.
Come hai trovato il processo di application?
Per quanto riguarda l’application il mio più grande ostacolo è stato il GRE, una prova attitudinale di più di 4 ore che testa diverse competenze. Devo ammettere che l'ho dovuto preparare due volte perché la prima volta non ero per niente soddisfatto dei miei punteggi: ero comunque sopra la soglia minima che le scuole richiedevano, ma sapevo di poter dare di più. Quindi sì, quello è stato il mio ostacolo più grande ma l’ho superato impegnandomi a studiare per un mesetto durante l'estate dopo la sessione.
Per quanto riguarda la certificazione di inglese, avevo un po’ di esperienze in merito perché avevo già dato il Proficiency, il TOEFL e altre certificazioni europee ma ho scelto alla fine di dare anche l'IELTS perché vedevo che generalmente IELTS e TOEFL erano le certificazioni più considerate.
E poi c’è stata la parte di raccolta della documentazione per l’application vera e propria, ovvero preparare lo Statement of Purpose, la lettera motivazione, e richiedere lettere di raccomandazione ai professori, che è abbastanza stressante come processo e va fatto bene in modo da presentarsi al meglio.
Quanto tempo prima consiglieresti di iniziare a prepararsi?
Per quanto riguarda la preparazione dei test attitudinali, come ad esempio il GRE, direi di dedicare un mese intensivo alla preparazione. Penso a una persona con un background simile al mio, che stia facendo un Politecnico e che abbia la sessione a luglio, e secondo me un mese d'estate è il caso di investirlo per preparare il tes, perché è certamente molto impegnativo ma c'è tutto da guadagnare e poco da perdere.
Per quanto riguarda l'inglese, supponendo che una persona non abbia mai fatto un anno all'estero come me (che quando sono partito avevo un B2 scarso e al rientro ero migliorato molto), consiglio comunque di iniziare a esporsi alla lingua il prima possibile. Siamo circondati dalla tecnologia e abbiamo un sacco di opportunità, già solo ad esempio guardare film in lingua originale è un buon modo per iniziare ad allenarsi, sfruttando i tool che abbiamo tutti a disposizione. E invece per la preparazione all’esame per la certificazione, dipende da persona a persona: consiglierei due, tre o quattro mesi, a partire dalla revisione delle basi, e se poi hai la possibilità di fare un periodo all’estero è l’ideale perché diventi più fluent.
Edusogno come ti ha aiutato?
Per affrontare percorsi di admission a università all’estero penso sia fondamentale avere una guida, qualcuno che ti possa indirizzare, perché chiaramente se una persona si mette e sfoglia tutti i portali, magari le trova anche le informazioni ma c'è un dispendio di energia che ti scoraggia e non ti fa andare avanti. Invece, se c'è una figura come quella che Edusogno ti mette a disposizione, ovvero un tutor che ti seleziona il materiale, che ti indirizza verso il tuo obiettivo e che ti aiuta a tenere ben definito il focus, diventa tutto più fattibile.
Per la preparazione dei materiali, io mi sono rivolto in particolare a Edusogno per la stesura degli Statement of Purpose e con sole 3 ore di consulenza sono arrivato ad avere 2 prodotti finiti. Quindi assolutamente lo consiglierei, anche perché si può modulare in base alle possibilità e alle esigenze.
In bocca al lupo per il tuo futuro Lorenzo!
Se anche tu vuoi studiare in una Top University all’estero, noi di Edusogno saremo felici di aiutarti in tutte le fasi di candidatura, dalla scelta delle università a cui applicare, alla preparazione di tutto ciò che ti serve per massimizzare le chance di ammissione. Puoi contattarci qui.
Ciao Lorenzo! Ci racconti il tuo percorso?
Ho deciso di frequentare il corso di laurea in Mechanical Engineering al Politecnico di Torino in lingua inglese, sia per tenere alto il mio livello di conoscenza e pratica della lingua, sia perché il Politecnico di Torino offre tante opportunità di scambio.
Faccio una piccola premessa: al secondo anno di magistrale sarei dovuto andare a fare un anno in Cina ma a causa della pandemia non mi è stato possibile purtroppo.
Quando hai maturato l’idea di partire per l’estero?
Ho sempre avuto il desiderio di espandere i miei orizzonti, di andare all'estero e fare un'esperienza di vita fuori dall'Italia. Seguivo la pagina di Edusogno e sentivo storie di ragazzi e ragazze che raccontavano la loro esperienza di studio all'estero, in America, in Svizzera e in giro per il mondo e mi sono detto: "è quello che voglio fare anche io!”. E quindi ho deciso di provarci.
I motivi che mi hanno spinto a fare questa scelta sono essenzialmente tre. Il primo è che ho avuto la fortuna di fare un anno in America durante la quarta Liceo, quindi avevo già raggiunto un buon livello di inglese e volevo mantenerlo alto.
Il secondo motivo è che desideravo espandere il mio orizzonte da un punto di vista culturale, anche perché il mio corso di studi al Politecnico di Torino era estremamente internazionale, ci sono più studenti stranieri che ragazzi italiani e questa cosa mi piaceva tantissimo. Il terzo motivo è che oggi come oggi avere un buon livello di inglese è fondamentale.
Cosa hai scelto di studiare esattamente?
Ho studiato Ingegneria Meccanica e mi piaceva l’idea di continuare nel settore aerospaziale ma, essendo anche molto interessato ai temi di ingegneria meccanica più in generale, ho deciso di fare richiesta a università che proponessero programmi validi sia di meccanica che di aerospaziale, o un connubio dei due.
Ho innanzitutto fatto un primo incontro preliminare con Edusogno per capire quale fosse l'università più adatta a me. Per interesse personale conoscevo soltanto le università americane più grandi (MIT, Stanford, Harvard) e in una call con Edusogno mi sono state proposte anche altre università che facevano più al caso mio. Alla fine mi sono focalizzato su: Tu DELF in Olanda, EPFL in Svizzera, ETH in Svizzera e MIT negli Stati Uniti.
Sono stato ammesso in 3 delle 4 università a cui ho fatto application e ho deciso di optare per il Master in Mechanical Engineering all’ETH di Zurigo.
Come hai trovato il processo di application?
Per quanto riguarda l’application il mio più grande ostacolo è stato il GRE, una prova attitudinale di più di 4 ore che testa diverse competenze. Devo ammettere che l'ho dovuto preparare due volte perché la prima volta non ero per niente soddisfatto dei miei punteggi: ero comunque sopra la soglia minima che le scuole richiedevano, ma sapevo di poter dare di più. Quindi sì, quello è stato il mio ostacolo più grande ma l’ho superato impegnandomi a studiare per un mesetto durante l'estate dopo la sessione.
Per quanto riguarda la certificazione di inglese, avevo un po’ di esperienze in merito perché avevo già dato il Proficiency, il TOEFL e altre certificazioni europee ma ho scelto alla fine di dare anche l'IELTS perché vedevo che generalmente IELTS e TOEFL erano le certificazioni più considerate.
E poi c’è stata la parte di raccolta della documentazione per l’application vera e propria, ovvero preparare lo Statement of Purpose, la lettera motivazione, e richiedere lettere di raccomandazione ai professori, che è abbastanza stressante come processo e va fatto bene in modo da presentarsi al meglio.
Quanto tempo prima consiglieresti di iniziare a prepararsi?
Per quanto riguarda la preparazione dei test attitudinali, come ad esempio il GRE, direi di dedicare un mese intensivo alla preparazione. Penso a una persona con un background simile al mio, che stia facendo un Politecnico e che abbia la sessione a luglio, e secondo me un mese d'estate è il caso di investirlo per preparare il tes, perché è certamente molto impegnativo ma c'è tutto da guadagnare e poco da perdere.
Per quanto riguarda l'inglese, supponendo che una persona non abbia mai fatto un anno all'estero come me (che quando sono partito avevo un B2 scarso e al rientro ero migliorato molto), consiglio comunque di iniziare a esporsi alla lingua il prima possibile. Siamo circondati dalla tecnologia e abbiamo un sacco di opportunità, già solo ad esempio guardare film in lingua originale è un buon modo per iniziare ad allenarsi, sfruttando i tool che abbiamo tutti a disposizione. E invece per la preparazione all’esame per la certificazione, dipende da persona a persona: consiglierei due, tre o quattro mesi, a partire dalla revisione delle basi, e se poi hai la possibilità di fare un periodo all’estero è l’ideale perché diventi più fluent.
Edusogno come ti ha aiutato?
Per affrontare percorsi di admission a università all’estero penso sia fondamentale avere una guida, qualcuno che ti possa indirizzare, perché chiaramente se una persona si mette e sfoglia tutti i portali, magari le trova anche le informazioni ma c'è un dispendio di energia che ti scoraggia e non ti fa andare avanti. Invece, se c'è una figura come quella che Edusogno ti mette a disposizione, ovvero un tutor che ti seleziona il materiale, che ti indirizza verso il tuo obiettivo e che ti aiuta a tenere ben definito il focus, diventa tutto più fattibile.
Per la preparazione dei materiali, io mi sono rivolto in particolare a Edusogno per la stesura degli Statement of Purpose e con sole 3 ore di consulenza sono arrivato ad avere 2 prodotti finiti. Quindi assolutamente lo consiglierei, anche perché si può modulare in base alle possibilità e alle esigenze.
In bocca al lupo per il tuo futuro Lorenzo!
Se anche tu vuoi studiare in una Top University all’estero, noi di Edusogno saremo felici di aiutarti in tutte le fasi di candidatura, dalla scelta delle università a cui applicare, alla preparazione di tutto ciò che ti serve per massimizzare le chance di ammissione. Puoi contattarci qui.
Supportiamo persone ambiziose nel costruire un futuro di successo
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© 2023 Edusogno. All rights reserved.
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